Spesso mi capita di sentire persone che criticano le pinete presenti sulle montagne siciliane. Il motivo principale è che la grande maggioranza di esse sono il frutto di rimboschimenti fatti dalla Forestale. Per questo motivo, si dice che le pinete sono artificiali e che i pini non sono alberi autoctoni. C’è addirittura chi pensa che andrebbero sostituiti con altre specie ritenute nostrane, principalmente latifoglie.
A me i pini sono sempre piaciuti. Sarà perché quando ero bambino ce n’era uno nel piazzale del mio condominio, sotto il quale ho passato lunghe giornate a giocare. Mi ricordo che prendevamo le pigne per estrarne i pinoli, che poi mangiavamo, e così ci sporcavamo le mani di resina. Essendo sempreverde, il pino faceva ombra tutto l’anno, anche durante le caldissime giornate estive.
Quando, dopo tanti anni, hanno rifatto la pavimentazione del piazzale, il pino e la sua piccola aiuola sono stati abbattuti. Si disse che le radici dell’albero danneggiavano l’asfalto. La solita storia. Ormai comunque ero grande e non giocavo più (ahimè).
I pini adesso li rivedo quando vado a correre a Monte Pellegrino o quando vado a camminare in montagna. Anche in questo caso, ne apprezzo l’ombra d’estate e l’aspetto “nordico” che donano al paesaggio. Questa percezione sarà sicuramente influenzata dalle immagini dei film e documentari che ho visto in TV nel corso degli anni, ma la cosa non mi dispiace.
Un’altra sensazione molto bella è l’odore che si sprigiona in una pineta quando piove. Ho già scritto di questo fenomeno sul blog. Quello che non sapevo è che le sostanze che creano questo odore hanno un forte potere ansiolitico.
Una ricerca condotta dall’Istituto per la bioeconomia del Cnr e dal Club alpino italiano ha svelato l’effetto dei monoterpeni – componenti degli oli essenziali emessi dagli alberi – nel ridurre i sintomi dell’ansia.
I ricercatori del Cnr hanno isolato in particolare l’effetto benefico di alpha-pinene, un monoterpene che abbonda negli oli delle conifere (e degli eucalipti), come suggerisce il suo nome.
Stando a Francesco Meneguzzo, membro del Cnr e componente del Comitato scientifico centrale del Cai, “i risultati mostrano che, oltre una data soglia di concentrazione di monoterpeni totali o anche del solo alpha-pinene, i sintomi di ansia diminuiscono a prescindere da tutti gli altri parametri, sia ambientali che individuali.”
Adesso posso aggiungere anche questo aspetto ai motivi per cui mi piacciono le pinete.
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