Il Monte Quacella è parte di una cresta arcuata, allungata da nord a sud, con un versante concavo a ovest, soggetto a forte erosione, e un versante più stabile a est, coperto di boschi. Il rilievo è costituito da calcari dolomitici; la roccia ha un aspetto poroso che si sgretola facilmente in brecciolino. Il Monte, infatti, prende il nome dalla quacedda o quacina, il pietrisco dell’impasto cementizio. Agli inizi del secolo scorso, l’illustre botanico palermitano Michele Lojacono Pojero descrisse le “serre della Quacella” come le “Alpi di Sicilia”.
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- La cresta da nord verso sud (clicca sulle immagini e ruota il telefono per vederle in alta definizione))
- Ghiaioni
- Un passaggio attrezzato con un cavo d’acciaio da usare come corrimano
- Un “gendarme” di roccia, tipico delle zone alpine
- Un passaggio in discesa reso complesso dal terreno franoso
- Pizzo Canna in lontananza
- L’imbocco di un ripido canale di roccia attrezzato con un cavo
- Al centro, in lontananza, il Monte Mùfara
- Il punto più alto delle creste (Monte Quacella, 1869 m)
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